La sua propagazione è nociva poiché riduce la biodiversità degli ecosistemi locali attraverso la formazione di popolamenti monospecifici molto densi in concorrenza con la vegetazione indigena. Crea, inoltre, problemi alla funzione protettiva dei boschi facilitando l’erosione del suolo a causa delle sue radici piuttosto piccole e corte, che non permettono la stabilizzazione del terreno in profondità. Inoltre, le fibre che ricoprono il fusto possono aumentare la forza degli incendi.
Per evitare l’espansione nelle nostre foreste, ogni cittadino con una palma sulla sua proprietà secondo la legge (art. 15 dell’Ordinanza federale sull’emissione deliberata nell’ambiente OEDA) è tenuto a procedere con delle misure di contenimento delle palme. La misura più efficace anche a livello di costi è la rimozione della pianta tramite un taglio alla base e l’estirpazione delle giovani piantine cresciute nei dintorni.
Un’altra misura di contenimento è il taglio delle infiorescenze durante il mese di maggio prima della produzione dei frutti. I residui possono essere smaltiti nel compostaggio o con gli scarti vegetali (i semi maturi dell’anno precedente devono invece essere smaltiti con i Rifiuti Solidi Urbani). Questa operazione è da ripetere ogni anno e a dipendenza dell’altezza della palma può essere piuttosto onerosa.
La palma di Fortune può essere sostituita con delle piante indigene a favore della biodiversità come, ad esempio, il corniolo (Cornus mas), il nocciolo (Corylus avellana) o il viburno (Viburnum lantana).
Per informazioni o approfondimenti: dt-spaas.neobiota@ti.ch e www.ti.ch/neobiota.
Anche il Dipartimento del territorio (DT) raccomanda delle misure di contenimento della palma di Fortune (Trachycarpus fortunei) come misura di lotta all’espansione di questa pianta invasiva negli ecosistemi forestali e ambienti naturali
Smaltimento neofite invasive
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